pulizia dentale professionale: con che frequenza e quali vantaggi porta.
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisci elit, sed eiusmod tempor incidunt ut labore et […]
Continua a leggereLa fluoroprofilassi non è altro che uno specifico trattamento per prevenire la carie e secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è il metodo che dovrebbe essere indicato da tutti i dentisti per assicurare un benessere dentale ai loro pazienti. Il fluoro si trova in natura ma se lo specialista ritiene che il soggetto debba assumere degli appositi prodotti farmaceutici, può prescriverli sia in gravidanza che fino all’eta di 12/14 anni del bambino. In pratica, già quando il feto si trova nel grembo materno, può essere aiutato da questa importante sostanza che viene in aiuto dei denti e delle ossa.
Il fluoro si trova in natura e nei cibi che consumiamo giornalmente. Innanzitutto è molto diffuso nel suolo e nelle acque quindi automaticamente, alcuni alimenti ne sono ricchi. E’ preferibile nutrirsi con la consapevolezza che questo elemento può aiutare notevolmente i denti e le ossa quindi è meglio consumare grandi quantità di verdure e di pesce azzurro per apportare all’organismo la giusta quantità di fluoro. Purtroppo anche se teoricamente sembra facile, anche se ci nutriamo diligentemente con questi prodotti, difficilmente l’organismo riesce a ricavare la quantità necessaria per il nostro benessere fisico. Ecco perché occorre il supporto degli specialisti. Il fluoro è importante ed in concomitanza con il calcio ed il fosforo aiuta a mantenere le ossa forti e previene le patologie cariose. Anche lo smalto del dente è formato in buona parte da componenti minerali dette ‘Idrossiapatite’ ma occorrerebbero che queste sostanze non si dissolvessero attraverso la ‘demineralizzazione’. Se nel cavo orale avvengono in maniera bilanciata ‘demineralizzazione’ e ‘remineralizzazione’ è possibile stare tranquilli poiché vuol dire che i denti hanno il giusto contenuto di fluoro. Se invece non sussiste questo particolare bilanciamento, nei denti si formano delle ‘cavità cariose’.
E’ assodato che il fluoro combatte la carie e quindi va assunto durante il processo di formazione di quest’ultimo. Al posto dell’ ‘idrossiapatite’ si andrà a formare sullo smalto la ‘fluoroapatite’ che è una componente molto più efficace che combatte la placca batterica. Questo è il motivo per cui il fluoro va assunto anche in gravidanza ed è scientificamente provato che la possibile formazione della carie nel nascituro, diminuisce dell’80%. I prodotti farmaceutici contenenti fluoro sono solitamente in compresse e la mamma può assumerle anche durante l’allattamento sciogliendole in bocca come una normale caramella. Tuttavia, prima di assumere fluoro bisognerebbe controllare la quantità contenuta nell’acqua che si bene giornalmente poiché alcune acque sono ricchissime di fluoro mentre altre non ne hanno la minima traccia. Se il fluoro è presente nell’acqua che si beve, occorre diminuire la quantità di compresse altrimenti si rischia di assumerne eccessivamente.
Il medico dentista consiglia l’uso di dentifrici al fluoro già dalla più tenera età poiché favoriscono la ‘remineralizzazione’ di quello smalto purtroppo già intaccato e non permette alla placca batterica di attaccare i denti. Quando lo smalto si è già formato invece, si riduce l’incidenza della carie di più del 20% e questo particolare non è di trascurabile importanza. Tuttavia, bisogna rispettare semplici regole che consentono al fluoro di agire efficacemente. E’ lo stesso medico dentista che deluciderà i piccoli pazienti su come comportarsi durante il lavaggio dei denti. Il dentifricio al fluoro non deve passare ‘fugacemente’ sui denti ma bisogna cercare di farlo rimanere il più possibile prima di risciacquare.
Esistono vari tipi di dentifrici con concentrazioni più o meno alte di fluoro. Quando il bambino comincia ad apprezzare l’uso dello spazzolino, bisogna che un genitore supervisore stia attento che il piccolo usi piccole porzioni di dentifricio e non ne inghiottisca in quantità eccessive.
Inizialmente è meglio che il bimbo usi dentifrici con bassa concentrazione di fluoro per evitare l’inconveniente ma dall’età di sei anni può cominciare ad usare un dentifricio più concentrato perché si presume che abbia la capacità di non inghiottirlo.
Abbiamo visto ampiamente che i benefici del fluoro sono notevoli. Il minerale è capace di penetrare negli ‘strati superficiali dello smalto’ e si lega agli ‘ioni calcio’ entrando in simbiosi con essi. In tal modo la carie stenta a formarsi perché il dente è più resistente alla placca batterica. Dopo i sei anni di vita è bene che il bambino faccia degli sciacqui con degli appositi collutori al fluoro e la riduzione dell’incidenza della carie sarà di ben il 50%
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisci elit, sed eiusmod tempor incidunt ut labore et […]
Continua a leggere