pulizia dentale professionale: con che frequenza e quali vantaggi porta.
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Continua a leggereLe protesi mobili dette anche ‘protesi rimovibili’ sono manufatti dentali che corrispondono alle dentiere costituite da una base di resina.
Su di essa vengono applicati tutti gli elementi dentali anch’essi realizzati in ‘resina o ceramica’. Esistono due tipi di protesi mobili ossia quella immediata e quella scheletrata. Attualmente i materiali utilizzati per realizzare le protesi mobili sono tutti certificati e qualitativamente ottimi. Il nostro studio dentistico si avvale di uno staff con esperienza ultra quarantennale e macchinari di ultima generazione che sanificano strumenti ed ambienti.
Il procedimento consiste nel prendere l’impronta su un modello in gesso. Questa prima fase è necessaria per sviluppare un piano personalizzato che prevede una seconda impronta definita ‘di precisione’.
Un tecnico provvederà a rendere funzionale la protesi poiché si atterrà scrupolosamente alle indicazioni fornite dal dentista che lo informerà sulla mucosa del paziente o sulla consistenza dell’osso. Il manufatto verrà creato secondo l’esigenza del paziente tramite il montaggio di elementi dentali provvisori poiché bisogna effettuare una prova per verificare che sussistano le prerogative giuste per procedere alla realizzazione di una protesi mobile definitiva. Attraverso la prova si noterà se il paziente è compatibile con il dispositivo creato e se il manufatto è bilanciato con i lineamenti del viso. Naturalmente la cromia dei denti verrà scelta dallo stesso paziente anche se è preferibile ascoltare i consigli del professionista poiché i denti devono apparire naturali tanto da sembrare i propri. Nell’ultima seduta la protesi viene consegnata al paziente dopo aver effettuato gli ultimi ritocchi necessari per vedere se la chiusura della bocca è impeccabile. Se durante il posizionamento della protesi nei giorni a venire, il paziente dovesse avvertire dolore in alcuni punti, dovrà tornare nello studio dentistico dove il professionista interverrà per ritoccare la protesi laddove provoca fastidio. Se nel tempo il dispositivo dovesse perdere la sua stabilità, occorrerà una ‘ribasatura’ ossia un rilevamento dell’impronta ed un successivo riempimento con della resina per permettere un’impeccabile aderenza alla gengiva. E’ infatti normale che l’aderenza venga a mancare per via del riassorbimento osseo che avviene nei portatori di protesi mobili.
Benché la protesi mobile sia considerata alquanto obsoleta, molte volte bisogna ricorrere ad essa soprattutto quando mancano i denti ad entrambi le arcate. Il medico dentista in sinergia con il paziente, decide di applicare questo tipo di protesi quando dopo accurati esami diagnostici, si viene a conoscenza del fatto che il soggetto non ha una sufficiente quantità ossea per effettuare un’implantologia dentale con altre tecniche.
Nonostante le protesi mobili siano considerate una metodica obsoleta, hanno i loro vantaggi. Innanzitutto l’aspetto estetico del viso cambia a beneficio del paziente perché il profilo si ringiovanisce. Se la protesi è perfettamente aderente alla gengiva non si verificheranno infiltrazione di cibo tra i denti e si può tranquillamente mangiare di tutto naturalmente dopo essersi abituati al manufatto che inizialmente darà la sensazione di avere un corpo estraneo in bocca ma col passare dei giorni, i muscoli facciali si abitueranno e non si avvertirà nessun fastidio. La protesi si pulisce facilmente grazie anche a delle pastiglie detergenti che dissolvono tutte le impurità e non si presenteranno problemi di alitosi. Con un’accurata igiene orale si avrà sempre una protesi splendente.
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